Diagnosi precoce obbligatoria: 20 semplici domande

Il CDC di Atlanta ( Centers for Disease Control and Prevention ) centro per il controllo e prevenzione delle malattie americano è un importante organismo di controllo della sanità pubblica degli Stati Uniti.

Ha comunicato i dati ufficiali di un indagine eseguita dal 2014 fino al 2018 sulla prevalenza dell’autismo fra i bambini di 8 anni negli USA.

Questa ricerca ha stimato che 1/59 bambini di età di 8 anni è autistico, i maschi sono 4 volte di più rispetto alle donne:

(QI) Quoziente intelettivo < 70
(QI) Quoziente intelettivo tra 71 - 85
(QI) Quoziente intelettivo > 85

L’età media della prima diagnosi è di 52 mesi, per l’Asperger è di 6/7 anni, per la sindrome di Asperger sono più anni per la prima diagnosi perché più complicata da diagnosticare inizialmente, visto il quoziente intellettivo nel più di volte è nella media o superiore.

In Italia si stima (dati Istituo superiore della Sanità) che ci sono 1/77 bambini di età 7/9 anni è autistico.

Nel Regno Unito ci sono più di 800.000 persone con autismo, nel resto dell’Europa i dati sono molto simili o superiori, ma tutti quanti rispecchiano i dati dell’indagine del CDC di Atlanta.

OK, e adesso?

Questi risultati indicano la grandezza del fenomeno e ribadiscono che è necessario adottare politiche sanitarie, educativi e sociali, come quella della diagnosi precoce obbligatoria a 18 mesi.

In Argentina è già realtà, il 3 Luglio 2013, il senato della Repubblica argentina ha approvato il disegno di legge per la creazione del protocollo nazionale per la prevenzione e identificazione precoce dell’autismo. Grazie a questa norma c'è adesso l'obbligo di una visita di controllo per tutti i bambini nei primi 18 mesi di vita.

La diagnosi precoce dell’autismo è necessaria al fine di fornire a loro un supporto educativo adeguato alle loro capacità e fornire un aiuto assistenziale alle famiglie.

Non si tratta di esami invasivi, ma di un semplice test con delle domande rivolte ai genitori per capire il comportamento del bambino prima dei due anni. Uno strumento che potrebbero utilizzare direttamente i pediatri che garantirebbe da subito di rilevare il disturbo. Questo garantirebbe cure migliori e meno costose e con maggiori possibilità di recupero della persona.

Oggi ci sono interventi intensivi e precoci da fornire al bambino che può portare a ottimi miglioramenti nelle aree dello sviluppo (comunicazione, linguaggio, autonomie, motorio e cognitivo).

Cosa chiediamo:

  • Ridurre l’età media di età della diagnosi al di sotto dei 2 anni
  • Interventi tempestivi e il sostegno verso le famiglie
  • La formazione degli operatori sanitari e degli educatori
  • Aumentare i diritti dei cittadini sulla diagnosi precoce a livello legislativo e nazionale
  • Aumentare l’inclusione sociale, l’identità e senso di appartenenza delle persone affette da Autismo e delle loro famiglie

Prendere come esempio gli investimenti fatti in America per capire la portata dei numeri legati all’autismo potrebbe essere una buona idea per l’immediato futuro.

La conclusione della relazione della ricerca americana...